Vuoi diventare un donatore? Ecco i requisiti
Avere un’età compresa tra i 18 e i 35 anni
Avere un peso corporeo di almeno 50 kg
Godere di buona salute
Come funziona
Dopo un colloquio con un medico, firmerai il consenso informato, l’adesione al Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR) ed effettuerai un semplice prelievo di sangue o di saliva.
Il tuo sangue (o la tua saliva) verrà poi tipizzato, verranno cioè estratti i tuoi dati genetici, indispensabili per verificare la compatibilità con un paziente.
Tali informazioni vengono poi inserite nel Registro Nazionale, collegato con tutti i Registri internazionali.
Da quel momento sarai un potenziale donatore di midollo osseo.
La disponibilità del donatore, anonima e gratuita, non ha limiti geografici: potresti donare per un paziente italiano come per un paziente che vive dall’altra parte del mondo.
Ma non sarai tu a doverti spostare: il servizio sanitario si occuperà di trasportare il tuo prezioso dono lì dove ci sarà bisogno.
Il donatore, inoltre, diventa effettivo solo nel caso di compatibilità con un paziente: l’adesione formale, firmata all’atto del primo prelievo, ha valore di impegno morale. Fino all’ultimo il donatore può ritirare il proprio consenso e in tal caso si possono immaginare le conseguenze per il paziente in attesa di trapianto.
Cos'è la tipizzazione
La tipizzazione HLA è l’esame necessario per poter stabilire il grado di compatibilità tra un donatore e un paziente che necessita un trapianto di midollo. I risultati della tipizzazione HLA vengono poi inseriti in un archivio elettronico gestito a livello nazionale dall’IBMDR, collegato a ben 51 registri internazionali, nell’assoluto rispetto della riservatezza (primo livello).
Cos'è il midollo osseo utilizzato per il trapianto?
Il midollo osseo non è il midollo spinale.
Il midollo osseo utilizzato per il trapianto (detto in termine tecnico “midollo emopoietico”) si presenta alla vista come sangue e viene prelevato solitamente dalle ossa del bacino (ossa iliache). Il midollo osseo ha il compito di formare nuove cellule sanguigne (globuli rossi, globuli bianchi, piastrine) in sostituzione di quelle che muoiono naturalmente e terminano la loro funzione (emopoiesi). Un globulo rosso ha una vita media di 120 giorni. L’emopoiesi si realizza a partire da un unico tipo di cellula (cellula staminale emopoietica, CSE) all’interno del midollo osseo, che è presente in vari segmenti scheletrici: coste, sterno, ossa del bacino, scapole, cranio ed estremità prossimali dell’omero e del femore. Nelle malattie del sangue, come in alcune forme di leucemia, il midollo osseo perde questa funzione emopoietica.
Cosa sono le Cellule Staminali Emopoietiche (CSE)?
Proprio per questa caratteristica le CSE esplicano e mantengono la loro funzione per tutta la vita. Se pensiamo che il fabbisogno giornaliero di “cellule figlie” è di 10¹¹-10¹² cellule (100.000.000.000-1.000.000.000.000) è facile comprendere il potenziale proliferativo delle CSE.
Perché sono importanti le Cellule Staminali Emopoietiche del Midollo Osseo?
- Perché producono tutte le cellule del sangue e molte altre cellule accessorie o di sostegno.
- Perché ripristinano la produzione del sangue in caso di insufficienza midollare (aplasia).
- Perché sostituiscono il midollo in caso di leucemia, linfoma, mieloma, talassemie.
- Perché possono produrre enzimi carenti in caso di malattie genetiche.
- Perché consentono l’impiego di dosi elevate di chemio-radioterapia nella terapia dei tumori in genere, trattamenti che hanno come effetto collaterale, tra l’altro, la distruzione delle cellule midollari.
- Le cellule staminali del midollo osseo rivestono inoltre un ruolo chiave non solo nell’emopoiesi, ma anche nella rigenerazione di altri organi e tessuti, rendendo possibile un’alternativa all’utilizzo delle cellule staminali embrionali nella ricerca di una terapia per tutte quelle malattie che danneggiano organi e tessuti, come il diabete e la fibrosi cistica.